Qual è la piazza più grande d’Italia? In quale città si trova? C’è piazza San Marco a Venezia, naturalmente; piazza Bra a Verona e piazza Duomo a Milano; a Roma ci sono piazze grandissime, e così a Napoli e a Torino; molte di queste però sono in realtà grandi incroci trafficati, oppure dei giardini.
Cos’è la piazza per gli italiani
In Italia la piazza è il luogo d’incontro per eccellenza, una di quelle cose che mancano tanto agli italiani che vivono all’estero, insieme al suono delle campane. La piazza è il luogo in cui lo sguardo spazia, l’orizzonte si apre, la città respira: deve essere pedonale, senza automobili strombazzanti e motorini rombanti, deve essere sgombra e aperta. Oggi voglio parlarvi di una cittadina poco nota che ospita una delle piazze più grandi e più belle d’Italia, una piazza come Dio comanda!

La piazza in cui andiamo a passeggiare oggi si trova in una cittadina dell’Emilia-Romagna: Carpi, in provincia di Modena. Chi ci è stato alzi la mano! Nessuno? Lo sapevo!
Piazza dei Martiri a Carpi

Piazza dei Martiri a Carpi è grande, grandissima, più di sedicimila metri quadrati: per fotografarla tutta servono almeno tre o quattro scatti. Non male per una cittadina di soli settantamila abitanti! In questa piazza tutto ci dice Emilia: la pavimentazione di porfido rosso, i colori caldi e squillanti della cattedrale barocca e del Teatro Comunale, gli edifici di mattoni, i lunghissimi portici.
Osservate i cubetti della pavimentazione: sono i famosi sampietrini di Roma? No! Questi cubetti di porfido rosso sono chiamati bolognini, proprio perché erano utilizzati anticamente nella città di Bologna, a pochi chilometri da qui, e in tante altre città dell’Italia settentrionale.
Perché si chiama così?
Piazza dei Martiri ha oggi più di cinquecento anni di storia. Per lungo tempo, dopo l’unità d’Italia, fu chiamata piazza Vittorio Emanuele, re d’Italia. Cambiò nome dopo la seconda guerra mondiale: i martiri che oggi danno il nome alla piazza sono le sedici persone che i fascisti uccisero il 16 agosto 1944 per rappresaglia.
Un castello, una chiesa, un teatro
Quale edificio tra quelli che circondano piazza dei Martiri a Carpi cattura di più il nostro sguardo? C’è il castello dei Pio, con la sua torre rotonda che ricorda il castello estense di Ferrara: risale all’XI secolo. C’è il Duomo di Carpi, con una facciata che definirei… sfacciata! La sua costruzione iniziò nel 1514, ma il suo aspetto attuale risale al secolo successivo, in piena epoca barocca, e ora esibisce un colore arancione rosato visibile anche nella nebbia più fitta (e da queste parti di nebbia se ne intendono). La chiesa ha subito gravi danni nel terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012, ma è stata ricostruita in tempi record.

L’edificio che mi ha colpito di più però è senz’altro il Teatro Comunale, un palazzone ottocentesco, anche questo molto sfacciato. Lo vedete in fondo alla piazza in questa immagine e in primo piano nella foto precedente, dipinto di un’arancione vivissimo, che fa allegria solo a vederlo, con il suo bel frontone neoclassico.
Sorprese sotto i portici

La capitale indiscussa dei portici è Bologna, sicuramente lo sapete già, ma di portici ce ne sono tanti in tutta l’Emilia e oltre, e Carpi non fa eccezione. Il Portico Lungo copre tutta la lunghezza della piazza e permette ai visitatori di ripararsi dalla pioggia o dal sole cocente: per chi ha la pelle delicata come me è una mano santa! Poi ci sono delle piccole sorprese sparse qua e là, come questa scritta un po’ liberty della Farmacia della Società Operaia. E infine non ho potuto fare a meno di notare che le sedie del bar Tazza d’oro (che bel nome!) sono rivestite di velluto arancione, in tinta con tutta la piazza: un tocco di classe!
I consigli di Genoveffa
Quando è preferibile visitare questi luoghi? Senz’altro a primavera, magari in una bella giornata come quella in cui ho scattato queste fotografie, ma se non avete paura del freddo queste zone hanno un grande fascino anche d’inverno, quando la nebbia aleggia sulla campagna. Potrete riscaldarvi facilmente con il cibo meraviglioso di queste terre, gnocco fritto e salumi, tortelli verdi con l’aceto balsamico o maccheroni al pettine, il tutto annaffiato di Lambrusco, quello buono, prodotto proprio qui in provincia di Modena. Dove si mangiano queste bontà? Nel mio ristorante preferito, la Trattoria Bar Cantone, un posto unico, semplice, tipicissimo, la quintessenza dell’Emilia! Ma non andateci di domenica, perché è sempre strapieno. E mi raccomando, non ditelo a nessuno!
Avete mai visitato questa zona d’Italia? Cosa ne pensate? Scrivetemi, mi raccomando!
A presto,
Genoveffa
Glossario
- trafficato: congested, busy
- spaziare: to stretch, to extend, from spazio, space
- pedonale: pedestrian
- strombazzante: honking, tooting
- sgombro: empty, unobstructed
- come Dio comanda: by the book
- alzare la mano: to raise one’s hand
- porfido: porphyry
- squillante: bright, vivid
- cubetto: small cube
- martire: martyr
- estense: of the Este family
- facciata: façade
- sfacciato: cheeky, insolent
- frontone: pediment
- cocente: literally, cooking; scorching
- una mano santa: lifeline, remedy
- velluto: velvet
- in tinta: matching (of colour)
- aleggiare: to hover, to linger
- gnocco fritto: dough squares fried in lard
- maccheroni al pettine: short pasta made with a comb-like tool; also called garganelli
- strapieno: bursting, full
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